Tante critiche all’ultima norma anti collusion ma il provvedimento è stato subito efficace

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Colludere

diventa sempre più difficile

grazie a provvedimenti

drastici ma efficaci

In queste ore siamo letteralmente inondati da messaggi che commentano, nei modi e nei toni più svariati, la nostra ultima misura contro la collusion: il blocco, per 24 ore, del prelievo delle vincite. La precauzione, per inciso, ha già dato risultati apprezzabili fin dal primo giorno della sua applicazione, con la sospensione di numerosi conti gioco e il recupero di cifre considerevoli vinte illecitamente. Dobbiamo tuttavia ammettere, per onestà, che la maggior parte di chi scrive, pur apprezzando le intenzioni, contesta il provvedimento trovando che penalizzi oltremodo il giocatore onesto, impedito, al pari del collusore, di incassare subito quanto gli spetta. Questo disagio è percettibile, in particolare, nelle sale gioco, dove il meccanismo ricarica-prelievo è maggiormente apprezzato quanto più immediato. Sono critiche sensate e rispettabili, che in parte avevamo previsto, e sulle quali rifletteremo seriamente e serenamente perché ogni meccanismo è di per sé migliorabile. Siamo tuttavia convinti che il ritardo del pagamento (che, ricordiamo, vale solo per i sit&go) sia una misura di straordinaria efficacia per combattere la collusion, una piaga che va ad affliggere proprio il giocatore onesto. Ed è proprio per tutelare quest’ultimo che abbiamo corso il rischio di generare questa ondata di malumore, e persino di perdere qualche utente bravo e corretto. Confidiamo, tuttavia, che alla lunga questo slittamento di cassa venga assorbito, ed entri a far parte del costume del gioco: in fin dei conti, si tratta solo di attendere un tempo più che ragionevole per entrare in possesso della vincita legittima, che nel frattempo, giova ricordarlo, resta nella disponibilità dell’utente e può essere immediatamente rigiocata. E qui siamo a rispondere ad alcuni commenti (pochi, in verità) che insinuano addirittura una nostra maliziosa manovra per “costringere” il cliente a rigiocarsi subito la vincita. Nulla di tutto questo, ovviamente, anche perché pensiamo che il nostro utente sia benissimo in grado di stabilire quando giocare e quando non giocare, e non servano mezzucci dozzinali per spingerlo al tavolo virtuale. Ci viene piuttosto il dubbio che chi ci accusa di simili sciocchezze, e magari rincara la dose con insulti e minacce irripetibili, appartenga piuttosto alla categoria dei collusori duramente colpiti nei loro interessi. Molto spesso, infatti, i nick e gli indirizzi mail non corrispondono a nessun utente della nostra piattforma: sono, in sostanza, l’equivalente delle vecchie lettere anonime. E questo ci incoraggia a continuare, perché vuol dire che abbiamo colpito nel segno. Ribadiamo al contrario la piena comprensione per le tante critiche serie e motivate che ci arrivano da parte di giocatori veri che non si nascondono dietro mail fantasma. A questi daremo tutte le risposte del caso, e cercheremo di apportare al meccanismo, se possibile, interventi migliorativi. Ma la premessa indispensabile è che la lotta alla collusion dovrà essere dura e inflessibile fino a totale scomparsa del fenomeno. Chi accede ai nostri tavoli deve avere la certezza di giocare un poker limpido e pulito indipendentemente dalla formula e dal buy-in prescelto. Siamo anche certi che, tra breve tempo, tutti voi giocatori onesti, riconoscerete dai fatti la bontà della nostra azione.

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