Betting on Sports – Castaldo (Gm Microgame): “Con il divieto di spot diventa essenziale coinvolgere e fidelizzare il cliente”

Betting on Sports – Castaldo (Gm Microgame): “Con il divieto di spot diventa essenziale coinvolgere e fidelizzare il cliente”

LONDRA – «Il divieto di pubblicità deciso dal governo rende essenziale la funzione dei network di punti gioco, che diventeranno il principale mezzo di affiliazione di clienti online». Lo ha detto Marco Castaldo, General Manager di Microgame, nel corso di “Betting on sports” in corso a Londra. «È una questione molto importante, l’industria deve individuare strumenti per aumentare il coinvolgimento dei clienti anche nei Betting shop, dai mezzi di pagamento al contesto di intrattenimento presente nei locali. L’impresa è duplice: creare valore per la filiera e fidelizzare i clienti. I nostri punti gioco sono pieni di prodotti, sempre più moderni e innovativi: il trend è quello di un aumento dell’offerta di tecnologia, dai terminali self service alle innovazioni per gli smartphone», ha aggiunto Castaldo. E sul tema dell’affiliazione dei clienti più giovani «il futuro potrebbe essere quello degli e-sports bar, dove gli attuali millennials troverebbero un ambiente a loro familiare, tra intrattenimento e tecnologia. Certamente, l’industria deve continuare ad avere cura delle abitudini degli attuali giocatori ma credo sia necessaria una riflessione anche sulle prospettive future del business. In questo senso, ogni iniziativa, a partire dai piani fedeltà a punti tipici di ogni strategia commerciale, serve per rendere stabile il rapporto con il cliente. La prospettiva di registrare i giocatori nei punti vendita, inoltre, risponde anche ad esigenze di maggiore sicurezza nella gestione dei pagamenti cash», ha concluso Castaldo.
L’integrazione tra retail e online, ha aggiunto Jans Nielsen, capo dello sportbook di Danske Spil, è il futuro: «La chiave è avvicinare l’online al cliente delle agenzie. Abbiamo intervistato i clienti degli shop e ci hanno detto che vanno lì perché incontrano gli amici, vedono le partite, parlano con il personale. Si capisce dunque perché lo preferiscano al gioco solitario sul divano: la sfida sarà portarli piano piano a giocare su Internet, anche se si trovano fisicamente in un’agenzia». 
 
 
NT/Agipro

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