PPTour, dal primo all’ultimo, cosa si aspettano i qualificati online

PPTour, dal primo all’ultimo, cosa si aspettano i qualificati online

pptour_san_marino_2015_blogSarà un tappa partecipata che potrebbe rinverdire i fasti e la tradizione del People’s Poker Tour. Questi, in estrema sintesi, gli esiti di un’indagine realizzata tra alcuni dei 97 qualificati online alla prossima tappa di San Marino. Il campione di riferimento potrebbe essere sommariamente diviso tra i player con maggiore tradizione al PPTour e quelli che si affacciano all’evento live per la prime volte, ma in ogni caso su un aspetto c’è concordia unanime: la location offre l’opportunità di essere raggiunta agevolmente da ogni parte dell’Italia, e questo è percepito come un netto vantaggio!

Adriano Piteo, qualificato con il primo sat disputato online, ci conferma: “Sono al mio terzo PPTour e conoscendo anche un po’ la storia del circuito, sono certo che alla prossima tappa assisteremo ad una decisa inversione di tendenza rispetto alle presenze fin qui registrate. La location al centro della Penisola rende tutto più agevole. Io, ad esempio, porterò con me un paio di amici che con ogni probabilità non sarei riuscito a convincere se la destinazione fosse stata più impegnativa. E poi c’è il buy-in più abbordabile…”.

Quest’ultimo è un altro elemento caratterizzante di tutte le aspettative registrate: il buy-in da 550 euro per il Main Event renderà più ricco il field. Una considerazione condivisa anche dagli affezionati al precedente livello di buy-in, come Michele Cusenza che ci ha detto: “Mi aspetto un numero molto alto di player ai tavoli, anche se io personalmente preferisco di gran lunga gli eventi più costosi”. Come questa novità si tradurrà nell’action, è un tema che Michele vede così: “Credo che si potrà andare più morbidi nel gioco, si potrà approcciare in maniera più elastica, magari anche giocando un numero di mani marginali più alto del solito”.

Su questa linea di pensiero anche Filippo Cascavilla che sarà per la seconda volta al PPTour: “In questi giorni sto pensando a come approcciare all’evento, ovviamente l’obiettivo è fare meglio di quanto ottenuto a Portorose, dove sono riuscito solo a sfiorare la zona a premi. In quella tappa rimasi molto colpito dallo stile degli avversari che ho incrociato, sicuramente molti provenienti dall’online, che mi hanno costretto a giocare decisamente con un piglio diverso rispetto al mio standard. Sul buy-in e sul fatto che sia sceso a quota 550, da subito ho segnalato come, insieme alla location facilmente raggiungibile, darà la possibilità ad un numero sempre maggiore di giocatori di partecipare”.

Dalla Sicilia si dice contento per il previsto incremento di partecipanti anche Mario Lo Nano: “il numero degli iscritti ad un evento live è sempre un elemento importante. Devo dire che ho già un’esperienza con San Marino, e in termini logistici non è stata particolarmente esaltante, ma so che con voi le cose funzionano in maniera diversa. Ad esempio rispetto all’ultima, bellissima tappa svoltasi a Malta, credo che poco si possa migliorare: in particolare mi hanno colpito la velocità degli aggiornamenti e la completezza delle informazioni rimandate al pubblico. Sono sicuro che sarà una bella esperienza”.

Un altro elemento di distinzione lo indica Niki Rositi: “Tra le peculiarità del PPTour c’è sempre stata l’atmosfera familiare anche per questo partecipo volentieri agli eventi. Forse i numeri e i buy-in di prima lo rendevano ancora più ambito, ma sono sicuro che quella imboccata sia la strada giusta per recuperare i livelli di un tempo e magari registrare nuovi record”.

La breve carrellata di opinioni non poteva che terminare con l’ultimissimo qualificato in ordine di tempo:  Gennaro Proscia e Pietro Sciascia sono la coppia di vincitori del satellite disputato ieri sera. Noi abbiamo sentito il primo dei due che non ha fatto mistero delle sue ambizioni: “Sono già stato a San Marino per un altro evento live – ha dichiarato Proscia – devo dire che non è stato agevole soprattutto per gli spostamenti, anche perché ci siamo dovuti appoggiare ad amici che abbiamo conosciuto lì. Certo sarà più alto il numero dei contendenti anche alla luce dell’abbassamento del buy-in, ma non sono spaventato dal field, anzi sono sicuro di poterlo battere”.

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