Amici appassionati,
secondo indiscrezioni sempre più insistenti, da domani il Poker potrebbe avviarsi a diventare una disciplina riconosciuta dal CONI. Sembrerebbe, infatti, che l’accordo tra la FIGP (Federazione Italiana del Gioco del Poker) e l’ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, voglia finalmente produrre i frutti sperati, ovvero potrebbe vedersi riconosciuta quella “dignità” cui noi addetti ai lavori aspiriamo da tanto.
Per domattina, 30 ottobre, è infatti prevista la conferenza stampa di presentazione del Progetto esecutivo definito “Poker Sportivo 2.0”, che pone le sue basi proprio sul Protocollo d’Intesa tra le Parti Istituzionali e quelle Sportive. L’ambizione di tale progetto è quella di far riconoscere il Poker come disciplina di abilità – al pari di Bridge e Scacchi – definendo i paletti entro i quali tale gioco può continuare ad essere definito uno Sport e può dare il via alla formazione di nuove figure professionalmente riconosciute. Un progetto ambizioso, al quale la FIGP lavora ininterrottamente dal 2009.
Si tratta di una notizia che potrebbe dare nuova linfa ad un mondo che, a mio avviso, ha avuto un grosso freno proprio dal mancato “inquadramento giuridico”. I nostri lettori più attenti ricorderanno che rimarcavo questo aspetto proprio qualche giorno fa, nell’articolo relativo alla vessazione da parte del Fisco all’amico giocatore Roby S. Avevamo colto l’occasione per analizzare la situazione dal punto di vista di ogni giocatore che affronta tanti tornei live internazionali, dichiara le vincite nette al Fisco e poi, invece, si ritrova a dover affrontare accuse di incassi lordi che non hanno nulla a che vedere con i ricavi, in quanto non gli è data la possibilità di detrarre i costi sostenuti per tale attività, a cominciare dai buy-in dei tornei stessi, fino ad arrivare alle spese di viaggio, vitto e alloggio.
Vorremmo, invece, poter celebrare con la massima serenità l’ingresso del nostro Gaetano Preite nella Poker Ranking mondiale. Così come vorremmo vedere, tra qualche anno uno dei top players azzurri eguagliare i record di un campione come Daniel Negreanu, che quest’anno è riuscito a battere se stesso, scrivendo nuove pagine di storia del Poker: ha appena conquistato – per la seconda volta ed è l’unico al mondo ad averlo fatto finora – il titolo di Player Of the Year, vincendo il suo sesto braccialetto WSOP (in realtà gli sarebbe bastato anche un quarto posto per vincere il titolo, ma lui non si accontenta mai!). Non finisce qui, però, perché l’ultimo braccialetto lo ha conquistato alle WSOPE di Parigi, stabilendo un ulteriore record: grazie al braccialetto conquistato alle WSOP APAC (Asia-Pacific) di Melbourne nell’aprile scorso, è il primo player ad aver conquistato il braccialetto in palio in ognuno dei tre continenti che ospitano le World Series Of Poker (le WSOPA – WSOP Africa – assegnano ancora anelli, invece dei braccialetti).
Scusate se mi sono dilungato un po’ su queste storie, ma sono gli esempi virtuosi dai quali credo tutti prendano spunto per provare a sognare e, perché no, inseguire i propri sogni. Mi auguro che, da domani, si potrà avviare quel processo evolutivo che porterà anche l’opinione pubblica – oltre al Fisco – a guardare al campione di Poker come a un professionista con doti fuori dal comune.
Per ora continuiamo a fare i conti con le folli cartelle esattoriali: per la cronaca, infatti, vi racconto anche che, a una settimana di distanza dalla prima cartella da 59.000 Euro, Roby S ne ha ricevuta un’altra da 51.000 Euro per l’anno seguente, per un totale di 110.000 Euro… e siamo ancora al 2009!
A questo punto, è necessario un “To be continued”… vedremo quando e come andrà a finire!
♦ ♠ ♥ ♣
if 🙂