Per molti pokernauti la Poker Cruise
sarà la prima esperienza live.
Il nostro poker manager
Germano Martucci
vi spiega i trucchi del mestiere
e gli errori da evitare
“La nostra meta non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose” – Henry Miller.
di GERMANO MARTUCCI*
Manca ormai pochissimo alla partenza della People’s Poker Cruise, la prima crociera dedicata al poker sponsorizzata dalla nostra amata poker room e per la gran parte dei giocatori che si sono qualificati tramite satelliti non sarà solo un viaggio andata e ritorno verso una delle città più belle d’Europa ma soprattutto un viaggio dal poker online al poker live.
Parafrasando il grande scrittore americano Henry Miller, un nuovo modo di vedere le cose.
Ai più esperti potrà sembrare banale ma vorrei dare qualche consiglio a tutti quei giocatori che sono abituati a giocare davanti ad un monitor, magari anche con successo ma che non hanno mai provato gioie e dolori del poker dal vivo.
Ricordo con simpatia un giocatore qualificatosi per il campionato del mondo che la scorsa estate accompagnai a Las Vegas quando mi chiese se e quando qualcuno gli avrebbe spiegato le regole, a lui che tra l’altro non parlava inglese; la cosa mi fece ovviamente sorridere ma in fondo non aveva tutti i torti, le differenze ci sono e non sono né poche né irrilevanti.
Prima di tutto ci sono carte vere, che bisogna custodire gelosamente per evitare che gli altri le vedano o che il dealer le porti via per errore. Per questo molti giocatori ci appoggiano sopra una fiche o un piccolo porta fortuna (io per esempio, nei tornei importanti, porto sempre con me una coroncina d’argento).
Poi ci sono le fiche, che vanno tenute in ordine, possibilmente in colonnine da 10 o da 20 e posizionate in modo che gli altri giocatori al tavolo possano contarle facilmente, mettendo più avanti i pezzi di maggior valore.
In realtà questo dovreste farlo anche per voi stessi: quando si gioca dal vivo la quantità di fiche di cui disponete non viene calcolata automaticamente dal computer ed è importante che voi possiate ricontarle velocemente in ogni momento. Allo stesso modo dovrete contare le fiche degli altri e soprattutto quelle che sono nel piatto durante le mani. Il mio consiglio è: prendete subito confidenza con le fiche, ordinatele, memorizzatene il valore in base al colore, giocateci.
Fate attenzione, poi, a quando dovrete usarle per puntare o rilanciare perché vanno spostate verso il centro del tavolo tutte insieme contemporaneamente; se le lasciate cadere dall’alto il dealer accetterà solo la prima che toccherà il panno. Inoltre, se volete rilanciare e mettete una sola fiche di grande valore nel piatto senza dire nulla, questa azione verrà considerata un semplice “call”.
In mio consiglio, in entrambi i casi, è quello di annunciare sempre a voce quello che state per fare prima di usare le fiche; in questo modo non avrete mai problemi.
Ora che avete imparato a proteggere le carte e ad usare le fiche vi sarete resi conto che non siete soli, per cui non potete stare sdraiati in ciabatte e parlare al telefono; al tavolo non si fuma, ci si presenta con un abbigliamento adeguato e soprattutto, come in qualunque competizione sportiva, si devono rispettare gli avversari. Alzare troppo la voce, esultare o lamentarsi in modo esagerato, offendere, dire le proprie carte, favorire qualcuno a discapito di un altro, sono tutti comportamenti da evitare e che possono essere puniti dal direttore del torneo con una sospensione dal gioco, temporanea o definitiva.
La buona notizia è che dal comportamento dei vostri avversari potrete ottenere preziose informazioni sulla forza delle loro mani. Questo è il bello del poker live!
Ci sono giocatori così abili nell’arte di capire da piccoli dettagli se chi hanno di fronte abbia una mano forte o stia tentando un bluff da risultare vincenti dal vivo, seppur perdenti online, perché meno preparati dal punto di vista statistico-matematico.
Viceversa se siete alle prime esperienze la tensione potrebbe giocarvi un brutto scherzo e farvi commettere errori che a casa non avreste mai commesso. Il consiglio in questo caso è quello di mettervi un bel paio di occhiali da sole e di parlare il meno possibile durante le mani.
Se invece volete essere voi a prendervi un vantaggio, leggete “The book of tells” di Mike Caro, un genio del poker che ha fatto della psicologia la sua arma più potente.
Per finire, ricordatevi che i tornei live durano giorni interi, per cui andate a letto presto, sedetevi al tavolo riposati e non abbiate fretta di giocarvi tutto; al contrario usate il primi livelli per studiare gli avversari, cercate di capire il loro stile e i loro punti deboli e solo allora buttatevi nella mischia senza paura.
In fondo, che lo giochiate online o dal vivo, il poker è sempre e solo un meraviglioso gioco!
*Germano Martucci
Giocatore professionista
e Poker manager
di People’s Poker Network