Riccardo Napolitano al tavolo finale
e in una pausa fra una vincita e l’altra
Se Davide s’incontrasse con Golia per una partitella di poker, farebbe come il Riccardino da Palermo della People’s Cruise: gli sbugiarderebbe il bluf. Ebbene, lui lo ha fatto con il grande Montagna, in una delle mani memorabili di questo memorabile torneo. Certo, per tirare una simile fiondata ci vuole fegato, e giovanile irriverenza. Al personaggio non mancano né l’una, né l’altra. L’anagrafe: Riccardo Napolitano, 22 anni, casa fra Palermo e Mondello. Nick name: richardworley. Di lavoro frigge patatine da McDonald, nel tempo libero arrotonda con il poker: ha già vinto di tutto, 83.000 euro in banca nel giro di tre mesi. Segno distintivo, una berretta floscia perennemente calcata sulla testa. La toglie solo dal barbiere, e per fare la doccia. Dice che lo ripara dall’aria, il realtà è la coperta di Linus che lo difende da una timidezza appena mascherata dall’ego esondante ed estroverso. Riccardo ha fretta di correre, di arrivare, di placare la voglia di rivincita contro i colpi del destino: pochi mesi fa la sua fidanzatina lo ha lasciato, ci ha sofferto e ci soffre. Sfortunato in amore, inevitabilmente fortunato nel gioco. Quarto al torneo, con 8.000 euro in tasca, ha fatto un salto alla roulette di bordo, ne ha puntati 50 e ne ha vinti 700. Poi è arrivato decimo nel side event e ne ha messi da parte altri 250. Vuol comprare in fretta una casa, pensata per due, ma che adesso è mezza vuota, perché manca una donna di cuori da contemplare accanto al caminetto. Arriverà lontano, il Riccardino da Palermo. Nel gioco e nella vita. Ammesso che fra le due cose ci sia una grande differenza.