Mauro Magini
e Giuliana Celestini,
due nostri professionisti
a Las Vegas
Domenica 26 settembre… sembra esserci un bel sole. Vivo in un paese di mare e una bella passeggiata oggi ci sta proprio bene… in attesa del super sunday, che torna alle 18. Passando in edicola compro “Poker Sportivo” e, davanti ad un caffè, mi soffermo su un articolo che parla anche di me. L’articolo è “People’s Tour, un poker sempre più rosa”… si dice che io possa aver contribuito all’aumento delle presenze femminili… Io?!?!
Sono estremamente felice di aver visto crescere il numero delle quote rosa ai nostri PPT! Essere considerati pionieri in qualche cosa nella vita ci riempie di gioia, ci fa sentire importanti, ma, per la tranquillità di tutti, vi assicuro che per questo non mi monterò certo la testa!!
Sono perfettamente consapevole che la mia “nomina” a Pro di People’s Poker è stato il frutto di una scelta aziendale che, pur avendo molto più del commerciale che del tecnico, mi ha regalato una preziosa opportunità oltre a farmi dimostrare che… un pochino… ma solo un pochino… come tutti voi… del resto… a texas hold’em ci so giocare anche io.
Oggi mi rallegro del fatto che il mio “personaggio esuberante e coinvolgente” (??) (come mi definisce l’articolo sopra citato) abbia funzionato per far aumentare la partecipazione di molte donne ai nostri tornei.
In verità, già dopo la prima tappa del PPTour a Kranjska Gora, avevo avuto modo di notare un leggero incremento di “signore o signorine” nei tavoli on-line: qualcuna mi confessava di “nascondersi” dierto un nickname tipicamente maschile, qualcun’altra mi salutava, pur non avendola io mai conosciuta, altre mi dimostravano simpatia, altre ancora parlavano di me in tavoli dove io non ero presente (forse)…. Si muoveva, insomma l’universo femminile del poker sportivo in People’s!!
Vedere poi che anche live, a Budapest prima e a Budva poi, le presenze femminili sono così aumentate penso che possa far ben sperare per il futuro. Vi assicuro che in alcuni tornei live, a cui ho partecipato in giro per l’Europa, la percentuale di quote rosa non ha mai superato l’1% o al massimo il 2%.
Grande è stata la terza tappa del PPT, a Budva, in Montenegro, con 9 donne iscritte oltre alle due B&B ungheresi (che non vuol dire Bed & Breakfast… ma Belle & Brave!!)
Certo ancora noi donne siamo una percentuale bassissima, ma il fermento c’è! E’ utopia raggiungere la parità di numero tra uomini e donne nei partecipanti ai tornei live, ma… chissà… se ci impegniamo… se vi impegnate tutte… se esortate anche le vostre amiche, anche le più reticenti, a giocare… o almeno a provarci… Magari il prossimo anno vedremo al tavolo finale di un PPTour quattro donne e quattro uomini lottare agguerriti per aggiudicarsi il titolo!!!
E’ un sogno quello di partecipare ad un torneo dove il 50% degli iscritti appartengono al gentil sesso, ma ho imparato a sognare e a dire “mai dire mai!” quando, dopo aver tanto desiderato diventare una professionista del poker, sono diventata TEAM-PRO di People’s Poker. Quindi mai dire mai, ragazze! Partecipate, partecipate, partecipate! Non vi lasciate sfuggire l’ultima occasione del 2010 di giocare live a Nova Gorica e nemmeno quella di poter diventare Professioniste di poker. Giocate i satelliti, credeteci ed… incrociate anche le dita (non si sa mai!), ricordando sempre che è molto più difficile essere piuttosto che apparire e, in fondo, siamo tutte B&B!!! (Brave & Basta).
Un particolare caro saluto a tutte le giocatrici che erano a Kranjska Gora, Budapest e in Montenegro con l’augurio di rivederci tutte a Nova Gorica.
Giochiamoci tutte le opportunità, ma soprattutto, uomini e donne, divertiamoci con questa passione chiamata Texas Hold’em!
Giuliana Flop60 Celestini
(Professionista di People’s)
IL PEOPLE’S BLOG RISPONDE – Cara Giuliana, grazie per questo tuo scritto che al solito racconta cose interessanti, e le racconta molto bene. Dissento da te solo su un punto, quando definisci più “commerciale che tecnica” la scelta di nominarti, assieme agli amici Mauro e Vito, nostra Pro. Io preferisco pensarla come una scelta di stile, o addirittura, perdonami il parolone, culturale: People’s vuole costruire i propri campioni dal basso attingendo dalla propria, ricchissima base. Come dissi una volta, non facciamo spesa al supermercato dei soliti noti. Mi conforta che, prima che People’s, la pensasse così Napoleone Bonaparte, per il quale nello zaino di ogni soldato c’era un bastone da maresciallo. Nella scelta dei nostri marescialli, fino ad ora, siamo stati molto fortunati, e anche la stampa specializzata, a partire dalla prestigiosa rivista che citi, se ne sta accorgendo. Questo ci basta e avanza per dire che avevamo ragione. A presto!
(V.L)