I discepoli della scuola
di “Call in bluff”
si preparano a sbarcare
a Las Vegas!
Nonostante i numerosi insabbiamenti e i depistaggi messi in pratica dall’Intelligence del Poker Internazionale, tesi a garantire all’evento la massima segretezza, la notizia è trapelata: ieri sera, in una località che per motivi di sicurezza non possiamo svelare, ha avuto luogo uno spettacolare sit&go da nove giocatori, preludio al meno ambito November Nine di Las Vegas. In un tecnicissimo tavolo dal ricco buy in di 2 Peroni e una manciata di pistacchi, con stack 5mila chips e livelli semi-pro da 12minuti, si sono affrontati gli allievi più promettenti dell’antica scuola di “Call in bluff”. Naturalmente non sono mancati i colpi da maestro, con chiamate al limite della follia pokeristica ed uno stile di gioco ultra aggressivo che hanno mandato in visibilio l’ospite della serata full…vio!
Taceremo il nome del vincitore per preservarne la privacy ed impedire che la sua vita venga stravolta da un improvvisa, seppur meritata, celebrità. Ma il dovere di cronaca ci impone di raccontare il momento topico della serata, arrivato poco dopo lo scoppio della bolla: in un heads up con livelli 2mila/4mila e ante 4cento, con un flop 5♥7♦2♦, il chip leader, con 7 5 in mano, risponde al check dell’avversario guardandolo negli occhi e dichiarando serafico: io ti leggo un 7… e faccio all-in. L’avversario risponde con aria di sfida: “…e io ti collo!”. Showdown: 7♥5♦ contro K♥10♥, turn Q♥, river 7♣… full contro 4/5 di colore e la leggenda del call in bluff continua!
♦ ♠ ♥ ♣
m.