Maria Angela Arena
riscrive la storia
delle donne italiane
alle WSOP di Las Vegas!
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Il WSOP Ladies Championship è senza dubbio uno dei tornei più accesi delle World Series. Prendete una donna, inseritela in un contesto lavorativo, sportivo o semplicemente ludico in cui ci sia anche solo un’altra donna e otterrete l’essere più combattivo e senza scrupoli che si possa immaginare. Ora immaginate una sala da gioco in cui oltre mille donne si sfidano ad in una disciplina troppo superficialmente ritenuta maschile. Ciò che otterrete è una miscela di agonismo, adrenalina, cattiveria e rivalità senza pari. Una sfilata di giocatrici di ogni età, etnia e nazionalità pronte a tutto pur di primeggiare sulle altre. La prima sfida è sullo stile: tra scaramanzia e glamour, accessori per lo meno eccentrici e look estremi per affermare la propria femminilità in una competizione basata tutta sull’apparire. Ai tavoli non si risparmiano colpi bassi, frecciate, allusioni tese a innervosire le avversarie, costringerle a scoprirsi, lanciare tell. Aquile travestite da farfalle variopinte, sirene incantatrici per gli sparuti, temerari uomini; guerriere dai corpi dipinti con pitture di guerra, per spaventare altre donne.
Al secondo giorno accede solo una delle nostre giocatrici: Maria Angela Arena che, dopo aver giocato per quasi dieci ore short stack, è riuscita a portarsi in average proprio allo scadere del day 1. Oggi, in apertura, ha addirittura raddoppiato con un colore di cuori floppato alla prima mano: se il buongiorno si vede dal mattino…
Attraversiamo tutto il Convention Center del Rio per raggiungere l’Amazon Pavilion, dove si svolge il day 2 del “ladies”, alla ricerca della nostra MARYJANE. All’ingresso del padiglione è appena iniziato l’H.O.R.S.E., l’evento più atteso e spettacolare delle WSOP. Un buy in da 50,000 dollari alla portata di pochi e un mix delle migliori discipline che vede sfidarsi il gotha del poker mondiale. Daniel Negreanu, Erick Lindgren, Jeff Lisandro, Mike Matusow, David Bach, l’affascinante Jennifer Harman e la leggenda vivente Doyle Brunson con il suo immancabile cappello texano. Un brivido ci corre lungo la schiena, l’emozione di veder dal vivo, nel pieno di un torneo da oltre cinque milioni di dollari, i volti degli idoli di ogni appassionato di poker le cui gigantografie campeggiano nei corridoi del Rio.
Eppure un’emozione ancor più grande ci attende solo pochi passi più in là: quella procurata dalla notizia che Maria Angela Arena si è appena classificata 89ª al torneo dedicato alle signore del poker. Un risultato straordinario, degno di essere immortalato dalla penna di Fabio Bianchi sulla Gazzetta dello Sport: seconda italiana di sempre ad andare a premio in un evento delle WSOP e prima assoluta ITM nel Ladies Championship! Non serve aggiungere altro: quando a Kranjska Gora vinse il pacchetto per Las Vegas si commosse, vi lasciamo immaginare come possa sentirsi adesso…
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m.
Il gotha del poker si sfida all’H.O.R.S.E., il mixed game da 50mila dollari di buy in!