Forse la svolta del torneo di ieri sera è avvenuta al momento dell’eliminazione del terzo incomodo, l’impronunciabile hgfhgfkhgfkhgf. TenMay è il chip leader del tavolo con poco meno di 40mila fiches ed ha appena eliminato un altro innominabile, lo short stack ygbnsygycb, scoppiandogli due cowboys con 10♥2♦ da grande buio: una mano in cui il nostro amico Sandro trova il flop della vita (10♦2♠5♣) sul “limp kamikaze” dell’avversario che tentava di massimizzare il piatto. Un segno del destino, forse, che sembrerebbe indicare che la Sorte ha deciso su chi puntare. Ma la mano successiva è parimenti incredibile: CACERES è di bottone, ha 5500 fiches meno di TenMay (SB), spilla le carte e punta 4500, poco più di tre volte e mezzo il buio. Lo small blind passa, il big blind chiama. Flop 10♠3♦2♠, hgfhgfkhgfkhgf manda i resti per 21mila o poco meno, ma CACERES lo snappa. Show down: 5♥5♦ contro 6♥6♠, sul board cadono un 3 e un 10 di fiori e hgfhgfkhgfkhgf è fuori solo per un pelo… La dea bendata è capricciosa e volubile, quella del poker anche dispettosa e indisponente. Sandro Spinozzi e Angelo Barbarello sanno che, oltre alle proprie abilità, sull’esito dell’heads up finale peseranno anche i capricci della Fortuna.
I due contendenti cominciano un lento, spossante “lavoro ai fianchi” per sfiancare l’avversario. Si rubano i bui a vicenda, si aggiudicano piccoli piatti che non sembrano poter cambiare gli equilibri. La sfida appare interminabile, irrimediabilmente incanalata sui binari del sostanziale equilibrio, in attesa di qualcosa che faccia finalmente pendere il piatto della bilancia verso l’uno o l’altro lato del tavolo. Fino a quando CACERES, con 9♠6♠ decide di chiamare da SB il raise dell’opponent e floppando il 9. Continuation bet di TenMay che, con in mano AK off, mette altri 3200 nel pot e ancora call del salentino. Scende un 2♣ al turn e il pescarese decide per un check-raise, CACERES betta 4800 e lui chiama. Stessa storia al river: check-bet-call e il pot arriva a quasi 40K! I modi di dire del poker non sono sempre del tutto frutto della fantasia e il celebre adagio secondo cui “Anna Kournikova è bella ma non vince mai” viene confermato anche stavolta. Angelo Barbarello allunga, Sandro Spinozzi soffre; ricomincia una nuova, lunga serie di mani in cui i due si limitano a rubarsi i bui. All’1:40 del mattino TenMay insegue una scala a incastro con A♥2♠ e flop 3♣K♣5♠, ma il 4 non arriva. CACERES ha A9 off, turn e river J♦ e 3♥ ed è split-pot. Brutto segno per Sandrino che però la mano successiva riceve dal dealer un altro A, questa volta di cuori e abbinato a 9♥: piccola schermaglia di rilanci, Angelo molla la presa al flop e la situazione ritorna in sostanziale equilibrio, 40,5K a 58K. Ma è la mano successiva quella decisiva. Si decide tutto prima del flop: Sandro (BB) spilla ancora un A, accompagnato ad un 7 entrambi neri ma off suited. Angelo (D) riceve J♥9♣. I bui sono ormai a 1000/2000, Angelo rilancia 5400 e quando l’avversario manda i resti, chiama senza pensarci troppo. Flop Q♦6♠K♠, Sandro incrocia le dita, ma al turn cade 10♠… l’avversario chiude la scala e solo una carta di picche potrebbe salvarlo: i bookmakers più generosi lo darebbero 4/1! Pochi, interminabili istanti che sembrano non finire mai… si gira la quinta… 9… cuori! Angelo CACERES Barbarello si aggiudica il terzo pacchetto per Saint Vincent e torna al PPTour dopo una lunga assenza. Sandro TenMay Spinozzi intasca 670 euro ma siamo sicuri che ci riproverà già stasera!
Mentre recapitiamo i nostri complimenti al vincitore del torneo, al il runner up, l’amabile “Signor Precisetti” della nostra community, lanciamo una piccola sfida: abbiamo volutamente inserito un errore nella cronaca degli eventi… sarai capace di trovarlo, confermando così la tua fama? 😉
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