L’estate scorsa, durante la nostra trasferta vegasiana in occasione delle WSOP 2011, nei corridoi del Rio avevamo notato, tra i tanti sponsor più o meno noti, uno stand molto particolare. Non pubblicizzava nulla di commerciale, nessuna bibita energetica, nessun accessorio immancabile per il giocatore; non vendeva “occhiali professionali” che nascondono i tell, portafortuna infallibili o manuali per diventare provetti “poker players” e questo lo faceva apparire al quando fuori contesto. A carpire la nostra attenzione fu la scritta “The Big One”, che ci ricordava uno dei nostri tornei di punta, ma ad una seconda occhiata apparve evidente che si trattava di tutt’altro. Lo stand più affollato del Rio Convention Center era, infatti, quello di Guy Laliberté, fondatore del Cirque du Solei e Presidente di “One Drop”, un ONG la cui mission è “combattere la povertà garantendo l’accesso all’acqua alle popolazioni del terzo mondo”: un angolo filantropico nel cuore del regno del poker sportivo. Pochi mesi più tardi, il 5 dicembre 2011 Ty Stewart, Direttore Esecutivo delle WSOP, in una toccante conferenza stampa, annuncia la nascita di un evento straordinario, “destinato a proiettare il poker verso nuovi luoghi e nuove altezze… non solo per la natura di un evento già di per sé straordinario, ma perché ciò che verrà fuori da un semplice gioco di carte e chips, sarà incredibile!”. L’arena del tavolo televisivo delle WSOP piomba in religioso silenzio, mente viene annunciato un evento unico nella storia del poker, frutto di una idea talmente grande che è stato necessario un anno per metterla in pratica”. Ceduta la parola al CEO del Caesars Interactive Ent., Mitch Garber annuncia la nascita del Big One for One Drop, “un evento che è molto più di un torneo di poker, una straordinaria vetrina per il gioco del poker e la sua forza filantropica”. Un evento esclusivo, unico nel suo genere dal buy in di 1milione di dollari e che sarà inserito nel calendario ufficiale delle WSOP 2012. La sua unicità non sta solo nel costo straordinariamente elevato, ma soprattutto per lo spirito umanitario che è alla sua base. Per ogni entrant, infatti 111,111$ saranno devoluti a One Drop per finanziarne l’ambizioso progetto di garantire acqua potabile a tutte le popolazioni del mondo. Il primo a consegnare il proprio milione è stato lo stesso Guy Laliberté, che ha mostrato la valigetta colma di banconote da 100$ accompagnato dal fragoroso applauso della sala, seguito da testimonial d’eccezione che, oltre a promuovere l’evento, sono anche i primi iscritti. Parliamo di Bobby Baldwin, che oltre ad essere CEO della MGM-Mirage Resorts ha all’attivo ben quattro braccialetti WSOP, e Phil Ruffin, proprietario del Treasure Island Resort di Las Vegas, due imprenditori che, malgrado appartengano alla “concorrenza”, hanno dimostrato un invidiabile fairplay. Come se ciò non bastasse, a dimostrazione che il mondo del poker non è mai sordo a questo tipo di appelli, anche i grandi campioni di questa disciplina hanno subito risposto presente. Annunciati con tutti gli onori che meritano, gli idoli del poker sfilano uno ad uno nella sala: da Gus Hansen a Johnny Chan, da Patrik Antonius a Tom Dwan, l’Olimpo del poker promette di dar vita al più spettacolare evento mai visto prima. Assenti durante la serata, ma già prenotati per il Big One, anche Daniel Negreanu, Jonathan Duhamel, Elky Grospellier e Tony G assicurano la propria partecipazione all’evento, inserito con il numero 55 nel calendario WSOP 2012 e che si terrà il prossimo 1° luglio. Se qualcuno temesse della possibilità di raggiungere il numero minimo di giocatori (stabilito in 22 partecipanti), le parole di Jonathan Duhamel sono pronte a sciogliere qualunque dubbio: “Sono letteralmente elettrizzato all’idea di partecipare al più grande evento di poker mai organizzato” dichiara il vincitore del WSOP Main Event del 2011 “Un milione di dollari sono tanti soldi, ma la mia partecipazione e scontata, dato che sono portavoce di One Drop e devoto alla sua causa. La vita comincia con l’acqua, ma a causa della sua disomogenea distribuzione, muore una persona ogni 20 secondi… personalmente mi impegno a devolvere il 5% della mia vincita a One Drop”.
A quasi cinque mesi dall’appuntamento, son già venti i giocatori iscritti, molti dei quali hanno preferito rimanere anonimi e non sarà difficile raggiungere i cap di 48 partecipanti. Nell’immenso oceano del poker, una semplice goccia d’acqua si prepara a scavare un solco nelle nostre coscienze…