“Blinger is better”, ovvero “Più è pacchiano, meglio è!”. Così potremmo tradurre il commento del Direttore Esecutivo delle WSOP Ty Stewart alla presentazione del nuovo braccialetto delle World Series of Poker 2012. Un concentrato del classico stile “stars & stripes” che ne rappresenta fedelmente la naturale inclinazione verso l’eccesso. Bling: vistoso, scintillante, inutilmente appariscente, come i cerchi dorati di una Cadillac Eldorado guidata da un rapper americano o l’ammasso di collane e anelli di B. A. Barracus e Snoop Dog. Questo è il termine scelto da Ty Stewart per descrivere il nuovo braccialetto. Anzi, “blinger”, per indicare che il nuovo gingillo è ancor più esagerato dei precedenti. Eppure a prima vista il capolavoro della “Jason of Beverly Hills” sembra molto più contenuto di quelli messi in palio negli anni passati. Semplice, lineare, quasi sobrio. Abituati ad essere abbagliati dai pavè di diamanti dei trofei degli anni ’80 e dai patacconi lucidi e colorati degli ultimi due decenni, il nuovo braccialetto delle WSOP 2012 nasconde qualità a prima vista insospettabili. Con i suoi 160 grammi di oro 14K e 35 carati di diamanti bianchi e neri concentrati nei quattro semi, non solo è il trofeo più costoso della storia di qualunque sport, ma è soprattutto destinato a diventare un nuovo simbolo. Nell’anno del rilancio del torneo di poker più colossale del mondo, questo gioiello incarna il nuovo spirito delle WSOP la cui organizzazione mai come quest’anno ha lavorato alacremente per far crescere e sviluppare l’universo del poker live.
Due soli gli esemplari: uno per il vincitore del Main Eventi, l’altro (con una piccola variante sul tema: sarà interamente in platino!) per il Big One for One Drop. Ty Stewart è sicuro: che si stia rincorrendo il primo o l’undicesimo braccialetto, non importa, perché il nuovo rappresenta un nuovo inizio nella storia e nel palmares del torneo. Sfido chiunque a mantenere una poker face dopo averlo visto dal vivo!