Grande, grosso e cattivo. Michael Mizrachi ha una fisicità che incute timore, uno sguardo truce e un atteggiamento da rapper dei bassifondi. Quando a Cannes nel 2011, in occasione della vittoria del secondo braccialetto, lo avvicino per un’intervista, sono sicuro mi che mi staccherà un orecchio con un morso, modello Tyson vs Holyfield. Invece, oltre che una persona estremamente disponibile, durante l’intervista ho il piacere di scoprire che, dietro lo spaventoso the Grinder si cela un ragazzo schivo e riservato. Con il suo marcato accento del sud e il continuo scrollare delle spalle, indice di una tanto evidente quanto inaspettata timidezza, fa sembrare tutto facile, come se nel poker per vincere basti l’entusiasmo. In fondo, sembrano dire i suoi occhi, questo è solo un gioco e l’importante è divertirsi. Eppure chi lo conosce bene sa che ogni volta che the Grinder si siede al tavolo, è convinto di vincere. Non per arroganza, ma per l’estrema sicurezza nelle proprie qualità. Un giocatore completo, talentuoso, solido. Omaha, Seven Cards Stud, Mixed Max: per il ragazzone di Miami più sono difficili, più sono divertenti. Sembra quasi che per lui il NLTH sia… banale. Forse è per questo che anche i suoi tre braccialetti sono arrivati tutti da eventi “particolari”. Il primo nel 2010, nel Poker Players Championship, al quale seguirono quattro tavoli finali in un mese, per una vincita complessiva di oltre 4 milioni di dollari. Il secondo a Cannes, lo scorso anno, nel No Limit Hold’em Split Format, il “Nine Danded – Six Handed – Heads Up” al debutto alle WSOP . L’ultimo questa notte, con lo straordinario bis nel Poker Players Championship, l’evento considerato il campionato del mondo dei professionisti: otto diverse varianti si poker, alternate ogni otto mani e 50mila dollari di buy in, per un evento memorabile che ha riunito nella poker room del Rio l’élite del poker mondiale! Una vittoria che non gli regala solo le meritate copertine, ma soprattutto il sorpasso nell’All Time Money List, ai danni dell’uomo dei record, Phil Hellmouth.
Ora quello che il mondo del poker si aspetta da Michael Mizrachi è un braccialetto in un semplice No Limit Texas Hold’em.