“Meno nove ore al Main…”. Questo è il messaggio con cui il nostro Walter Ferrero ha salutato l’8 luglio in quel di Las Vegas. Meno nove ore… tante quante sono quelle di fuso orario che ci separano dalla nostra squadra, alla quale si è aggiunto Ivan, per seguirne l’avventura all’Evento #61 delle World Series of Poker 2012 e magari giocare un ruolo da protagonista, tentando la sorte attraverso un satellite.
Tramite facebook abbiamo provato a ricostruire i diversi approcci con cui i nostri players hanno deciso di affrontare il periodo di avvicinamento al momento più atteso della stagione pokeristica. Tra deep stack e side events, Gaetano, Walter e Maurizio si sono riscaldati a dovere, facendoci vivere emozioni quotidiane, saggiando il “terreno di gioco” prima di affrontare il Main Event.
Poi una piccola pausa di relax, come gli studenti che ripongono i libri il giorno prima dell’esame, riposano mente e corpo e cercano distrazioni, per arrivare alla prova in piena forma…
Per Walter Ferrero una “serata tranquilla” al Paradise, con tanto di musica a tutto volume, luci colorate e belle donne che ballano sui palchetti. Mauro Fischietti ha invece optato per una gita fuoriporta a Los Angeles, attraverso la mitica Route 66, fino a Malibu, per un bagno rigenerante nell’oceano.
In silenzio stampa Gaetano Preite, impegnato fino all’ultimo negli affollatissimi deep stack e poi eclissatosi alla ricerca della concentrazione giusta.
Nel frattempo è stato assegnato il braccialetto per l’Evento #60, il No-Limit Draw Lawball da 10mila dollari che ha fatto registrare 101 entrants e un montepremi di quasi un milione. Di poco inferiore a 300K il primo premio del newyorkese Nick Schulman, già vincitore di un braccialetto in un evento da 10mila dollari nel 2009 (il Deuce to Seven Single Draw) che gli aveva fruttato altri 280mila “verdoni”. Ma la notizia che mi rende particolarmente felice è il 14° posto di un amico vegasiano che lo scorso anno ha contribuito a rendere indimenticabile la mia avventura alle WSOP. Marco Traniello, italiano purosangue ma adottato dalla Sin City, ha infatti conquistato l’ultimo piazzamento a premio dell’evento… peccato però che accanto al suo nome compaia la bandierina stars&stripes e non il tricolore. Leggere il suo nome nel payout ha fatto ritornare a galla tanti ricordi indelebili. Dalle serate a base di pasta e karaoke all’american bar di Flaminio, al pomeriggio in cui mi accompagnò in Aston Martin a fare un tatuaggio, fino al divertente e spensierato pomeriggio di Cannes, durante le WSOPE 2011, in compagnia della moglie Jennifer Harman e Daniel Negreanu.
Ora però è tempo di mettere da parte i ricordi e concentrarsi: il nostro Main Event sta per cominciare!