Totò diceva che “è la somma che fa il totale”. Un’espressione apparentemente lapalissiana, ma che nella sua ovvietà nasconde una profonda verità: che i conti si fanno sempre alla fine. Dopo un Day 1A un po’ sotto tono, con 84 giocatori ai tavoli del Main Event, qualcuno aveva gridato al flop, di certo non riferendosi, con questa espressione, alle prime tre carte del board. I soliti “gufi”? Forse. Ma forse non solo. In fin dei conti negli ultimi tempi tanti tornei live hanno riservato brutte sorprese, facendo registrare crolli di partecipazione, gravi disservizi, riservato brutte sorprese a player e organizzazione. Era dunque lecito pensare che anche il PPTour potesse essere travolto da questo trend non del tutto positivo che ha investito alcuni circuiti.
In realtà chi era presente al Perla nei primi giorni della tappa, si è subito reso conto di una cosa: quell’84 alla voce “Entrants” del clock era un numero bugiardo. Indicava semplicemente una tendenza degli ultimi tempi che porta i giocatori a preferire, per varie ragioni che non staremo qui ad analizzare, il Day 1B al Day 1A. Tanti i tavoli cash del casinò occupati da giocatori iscritti al secondo giorno di torneo, decine, che preannunciavano un Day 1B assolutamente… folle! Duecentoquarantadue partecipanti è un risultato straordinario, ben oltre il CAP della poker room, della quale abbiamo dovuto prendere in prestito alcuni tavoli cash, per evitare fastidiose liste d’attesa. Quelle stesse liste che, ad esempio, non siamo riusciti ad “scongiurare” per il WSOP Side Event, che ha visto affluire ai tavoli verdi 140 player.
Ancora una volta il People’s Poker Tour dimostra di essere il circuito live più amato in Italia, apprezzato da grandi campioni come l’ormai immancabile Max Pescatori, arrivato addirittura al tavolo televisivo, Erion Islamay, Carla Solinas e Rocco Palumbo. Molti dei “top player” italiani con il tempo sono entrati a far parte, in modo più o meno stabile, del nostro network. Qualcun altro è diventato un frequentatore abituale del PPTour e un grande amico, pur continuando a vestire la casacca di un’altra poker room. Certo molto ha fatto l’esperienza delle WSOP, straordinario collante tricolore. Ma la differenza sta nello spirito che contraddistingue e rende unico il nostro tour.
I numeri parlano chiaro e non mentono: oltre 600mila euro di montepremi complessivo (605.500 per la precisione), ai quali vanno sommati gli 80mila del Cash Game Adventure e i 5.500 delle taglie del Knock-Out. Quasi 700 partecipanti e 80 premiati, a confermare che il PPTour continua a tener botta! Forse non siamo alle cifre da record del 2011, ma ancora una volta i conti li faremo alla fine. Aumentare le tappe porta immancabilmente ad una lieve calo sul singolo evento, ma quando tireremo le somme del PPTour 2012 e lo confronteremo con quello del 2011, i numeri ci daranno ancora una volta ragione.
Ora però è tempo di archiviare la tappa di Nova Gorica e guardare al futuro. Qualcuno ci ha già dato appuntamento per l’evento finale di Praga, qualcun altro invece guarda al di là dell’oceano con occhi colmi di speranza. Questa sera partono infatti le qualificazioni per lo Special Event di Las Vegas e la nostra attenzione è già tutta protesa verso il Caesars Palace e la magica città che non dorme mai.