Un’accorata e commovente lettera aperta del Senatore Lauro è la notizia più degna di nota di oggi, per quel che riguarda la storia del DL Salute in discussione in questi giorni alla Camera. Un appello appassionato ai colleghi senatori, perché sottoscrivano i tre emendamenti contro “Lo scandalo (al sole) e la vergogna del gioco d’azzardo” che “sono diventati un elemento strutturale e criminogeno della finanza pubblica”
Paladino della lotta al gioco d’azzardo, il senatore del PdL ha già in passato dimostrato di avere una gran confusione in testa per quel che concerne il concetto stesso di gioco d’azzardo, confondendo spesso skill games e giochi in cui prevalga oggettivamente l’aleatorietà, vale a dire i giochi di pura fortuna . Per intenderci, quelli gestiti in modo pressoché monopolistico dallo Stato e non da quelle società private contro cui si scaglia lo stesso senatore, con parole spesso pesanti ed oltraggiose.
Questa differenza, ci tengo a precisare, non l’invento io. L’hanno stabilita numerose sentenze di tribunali di tutt’Italia, da Palermo a Napoli, a Prato, fino alla Corte di Cassazione.
Ma al di là delle questioni di natura legale (il partito del senatore non è nuovo a contestazioni in materia giudiziaria) quello che colpisce è il tono patetico e melodrammatico della lettera che potete leggere cliccando qui.
Per deformazione culturale sono abituato a diffidare di tutte le crociate, delle battaglie combattute ad ogni costo, senza una reale conoscenza del nemico contro cui ci si scaglia, ispirati ed accecati dalla presunzione dei propri ideali. Diffido dei paladini della fede, dei campioni della giustizia e dell’etica, degli apostoli della moralità. Chi vota a favore del Decreto Salva Abruzzo, che prevede tra l’altro un prelievo fiscale dai proventi del gioco per aiutare le vittime del terremoto, non può in seguito, quando queste attività non servono più allo scopo, pretendere di demonizzarle e cancellarle. In attesa magari di un altro disastro per riabilitarle. Se si vuol essere credibili e conquistare consensi, un minimo di coerenza e onestà intellettuale forse sarebbero più utili.
Comunque questi sono i tre emendamenti proposti dal Senatore Lauro. A voi il giudizio.
Articolo 7, numero 6
“Ai Sindaci dei comuni spetta la valutazione delle implicazioni delle attività di gioco con vincite in denaro in merito alla sicurezza urbana, come definita in Decreto Ministero Interno 05.08.2008, G.U. 09.08.2008, con facoltà di adozione di provvedimenti ex art. 6 del d.l. n. 92 del 2008 convertito dalla legge n. 125 del 2008”
Articolo 7, numero 8
“E’ fatto divieto ai genitori e agli adulti affidatari, anche in via provvisoria, di minori di anni 18 di essere accompagnati da minorenni in locali dove sono istallati sistemi di gioco con vincite in denaro, ovvero di trattenere minori a distanza inferiore a metri 100 da locali dove detti adulti si rechino per partecipare a attività di gioco con vincita in denaro”
Articolo 7, numero 9
“E’ vietata la pubblicità al gioco e lo svolgimento di attività di gioco con vincita in denaro all’interno delle sedi e negli spazi pertinenziali di amministrazioni pubbliche, di servizi pubblici e di infrastrutture pubbliche, in particolare di aziende sanitarie, uffici postali, stazioni ferroviarie, autolinee, scali aeroportuali e del trasporto passeggeri su nave”.