Ci risiamo. Devo nuovamente rompere il fioretto di non parlar male del nostro Governo. Dopo la brillante soluzione al calcioscommesse, proposta qualche giorno fa dal ministro Cancellieri, ancora un colpo di genio del nostro Esecutivo. Questa volta non è la dichiarazione di un singolo a portarmi sulla via del peccato, ma un software dell’Agenzia delle Entrate: il famigerato ReddiTest! Tralasciamo ogni giudizio di merito, pur rimanendo nel dubbio se tale strumento sia più utile ai contribuenti, per “valutare la coerenza tra il reddito familiare e le spese sostenute nell’anno” (fonte: Scheda informativa redditest.agenziaentrate.it) o ai furbi, per capire fino a che punto possono spingersi nell’evadere. Oggi, credo per la prima volta nella storia dell’umanità, un ente preposto all’esazione delle tasse riesce a strappare un sorriso ai propri contribuenti. In che modo? Inserendo le spese di mantenimento di un cavallo, tra le voci relative al gioco d’azzardo. Come a dire: se hai comprato un cavallo è perché sei un giocatore talmente incallito, da voler passare da “semplice scommettitore” ad “imprenditore del gaming”, saltando a piè pari il livello “allibratore”.
Non importa se quel cavallo serva per la pet terapy, per il trasporto del proprio carretto al mercato ortofrutticolo o per un’attività sportiva che nulla ha a che fare con il gioco d’azzardo, come un maneggio. Il cavallo è un lusso. Anzi, più di un lusso, dal momento che l’incidenza delle spese per acquisto e mantenimento dell’animale hanno, a parità di importi, un peso maggiore nella determinazione del responso di incoerenza anche rispetto a gioielli e preziosi. In poche parole: se spendo 10mila euro in oro e brillanti, sono coerente, se li spendo per un cavallo, sono un possibile evasore!
Tremino tutti i proprietari di animali domestici! Se il governo si dovesse accorgere che oltre agli ippodromi esistono anche i cinodromi, potrebbe pesare di inserire anche i cani tra le spese per il gioco d’azzardo e, se il caso, inglobare tutto quel mondo di scommesse clandestine che riguardano corse e combattimenti tra le specie più disparate. Il che potrebbe far rientrare nel ReddiTest anche galli, gatti, topi… e attenzione all’igiene di casa: le corse degli scarafaggi sono molto apprezzate in alcuni Paesi!
Una ventina di secoli fa Caligola propose di fare senatore il proprio cavallo. Una battuta provocatoria, un gesto di disprezzo nei confronti di un Senato composto di persone talmente inette, che persino un cavallo avrebbe potuto farne parte.
Chissà se anche in questa occasione non ci troviamo in presenza dell’ennesimo insulto del potere nei confronti di cittadini considerati sudditi.