Amici lettori,
oggi abbiamo da celebrare una vittoria speciale. Questa partita è cominciata qualche tempo fa, quando il Burbero dal cuore d’oro, Matteo Impagliatelli, bussò alla porta della famiglia Memeo. Una storia triste quella del piccolo Luigi Pio e dei suoi genitori, raccontata in questo articolo, alla quale il Burbero aveva provato a dare una svolta con il suo aiuto concreto e la sua caparbietà. Già allora, infatti, venuto a conoscenza della difficile situazione di quella famigliola, aveva raccolto una somma da destinare loro mentre, nel frattempo, provava a perorare la loro causa. Il Burbero aveva cominciato la sua personale battaglia contro il Comune, che da anni prometteva di deliberare la consegna di un alloggio ai Memeo, a loro già assegnato anni prima, con una precedente delibera, mai divenuta esecutiva.
In più occasioni, soprattutto durante le tappe del nostro People’s Poker Tour, abbiamo spiegato che l’eccentricità del Burbero nasce dalla sua dedizione per il prossimo. Non solo la passione per il Poker, ma soprattutto la voglia di sensibilizzare una categoria privilegiata, quella dei giocatori professionisti e, perché no, dei fortunati amatori che si ritrovano a vincere delle grosse somme di denaro. I suoi travestimenti, infatti, lo hanno aiutato a farsi conoscere – e riconoscere – ovunque nel nostro mondo anche se, in realtà, potrebbe non averne avuto bisogno, visto che la sua indole di “simpatico molestatore” non lo abbandona neanche quando sveste quei panni!
E la sensibilizzazione che il Burbero cercava tra i pokeristi è arrivata immediatamente, con raccolte fondi che hanno consentito a Matteo di portare a compimento tanti piccoli progetti.
Dopo qualche mese di lotte, divise tra battaglie legali e schermaglie personali, finalmente si giunge al lieto fine: proprio ieri il Burbero mi ha telefonato, gioioso, per anticiparmi che il piccolo Luigi Pio, insieme ai suoi genitori, ha finalmente la casa che gli spettava da tempo e i suoi genitori, almeno, potranno dedicargli le cure che merita, sollevati dall’incombenza di un canone di affitto che non potevano più permettersi, considerato l’altro costo delle cure che mensilmente devono sostenere.
Forse è proprio il caso di dire che il Burbero, questa volta, la sua vittoria più bella l’ha portata a casa…
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P.S. A proposito di travestimenti, nella sua ultima uscita in un torneo a Venezia – dove ha pure conquistato un Final Table in un Side Event – Matteo ha incontrato quello che potremmo definire il suo ispiratore, il Poker Brat Phil Hellmmuth, campionissimo del quale il Burbero ha preferito imitare le gesta trasformistiche, piuttosto che quelle pokeristiche!
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🙂