Non esistono parole per giustificare una disattenzione come dimenticare un anniversario, un onomastico, un compleanno. Nell’era dei social network, poi, una simile svista è ancor meno accettabile. Soprattutto se la persona a cui non abbiamo fatto gli auguri, ha rappresentato e rappresenta un vero e proprio simbolo per tutti noi. Massimiliano Ternullo, che ha compiuto gli anni venerdì 5 luglio, ci commosse con la sua storia, il 28 maggio scorso. Una storia di lotta, di sofferenze, contro un male che per molti è invincibile e che lui, invece, ha saputo trasformare in un nuovo inizio.
Oggi Massi è per tutti noi un esempio di come il gioco del poker possa (anzi debba) essere un meraviglioso contenitore in cui trovare stimoli, emozioni, motivazioni, divertimento e non l’ultima spiaggia per risolvere i propri problemi economici. Quando si sceglie di giocare, lo si fa liberamente, consapevoli dei benefici e delle conseguenze della propria scelta.
Se perdiamo il controllo del gioco, non prendiamocela con “lo Stato”, “il gioco d’azzardo”, “la società”, perché spersonalizzare il colpevole del nostro problema, non serve a risolverlo, ma solo ad assolvere la propria coscienza.
Se perdiamo il controllo, ricordiamo che se c’è una sola persona al mondo che riesce a giocare solo per divertirsi, allora possiamo farlo tutti.
Se perdiamo il controllo, prima di finire noi “controllati”, ricordate che c’è chi dal poker non solo non si è lasciato dominare, ma lo ha piegato al proprio servizio, trasformandolo nella “luce in fondo al tunnel”.
In un epoca caratterizzata dal decadimento dei valori e dal disfacimento dei sogni e delle speranze, forse sarebbe il caso di tornare a guardare e lasciarsi ispirare dagli esempi migliori, piuttosto che abbandonarsi ad un infruttuoso pessimismo cosmico.
Auguri Max… e scusa per il ritardo.