Quando a qualificarsi per il People’s Poker Tour è un nostro amico, pur volendo rimanere assolutamente neutrali, dobbiamo ammettere che per noi è tutto più semplice. Scrivere un articolo su una persona che si conosce, che ha già partecipato ai nostri live, è decisamente più facile. Basta andare a ripescare un episodio simpatico, un aneddoto, e costruirci attorno una storia che renda onore al protagonista. L’unico rischio, in questi casi, è di lasciarsi prende un po’ troppo la mano…
Al contrario, quando il qualificato è per noi “sconosciuto”, se da un lato siamo felici di conoscere un nuovo membro della famiglia People’s, scrivere qualcosa di originale è molto più complicato. Ci lasciamo allora guidare dalla curiosità e dalla fantasia, magari partendo dal nickname.
StoneBluff. Detto anche Stone Cold Bluff. Un termine che non conoscevo prima, ma che indica quella situazione apparentemente senza speranze, in cui giochiamo post flop simulando di avere un progetto, mentre invece siamo bianchissimi. Ad esempio quando, con due carte a colore sul flop, facciamo credere all’opponent di avere un flushdrow, laddove magari siamo al massimo a 3/5. Se il dealer ci viene in contro, mettendo al turn o al river una terza carta che ci aiuti a “reggere il bluff”, (ma soprattutto se noi siamo stati credibili nelle giocate), magari potremmo sperare in un fold dell’avversario…
Roba da duri, insomma. Duri come le Pietre.
StoneBluff è il nickname del vincitore del 18° pacchetto per il PPTour di Nova Gorica, Daniel De Mari. Non lo conosciamo ancora, o per lo meno la memoria non ci viene in soccorso… ma con un nick del genere, dobbiamo credere che sia un osso duro!
