I cittadini newyorkesi dicono “sì” ai casinò: “Questa è la strada per combattere l’illegalità!”

I cittadini newyorkesi dicono “sì” ai casinò: “Questa è la strada per combattere l’illegalità!”
La Statua della Libertà ci apre questa splendida vista notturna sulla Grande Mela

 

Amici appassionati,

è di ieri la notizia che i cittadini della Grande Mela hanno risposto favorevolmente, con una maggioranza del 57%, al referendum proposto dal Governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, per l’apertura di sette casinò. Avete letto bene: sette!

Se fosse decontestualizzata, la notizia potrebbe fare scalpore, invece è necessario approfondire proprio il contesto nel quale si è andata a inserire la proposta del Governatore e, ancor più importante, è analizzare i motivi del “sì” della maggior parte della popolazione.

 

 

 

La Locandina del film “Rounders”, uscito nelle sale nel 1998

New York era salita alla ribalta delle cronache soprattutto dopo il successo del film “Rounders” che, ricordiamo, raccontava proprio delle partite “high stakes” nelle bische clandestine. Non è un mistero, infatti, la grande diffusione negli Stati Uniti di tali “sale” non autorizzate, in cui si giocano partite “pesantissime”, proprio come raccontato nel famoso film con quel cast spettacolare, in cui spiccavano Matt Damon, John Turturro, Edward Norton e il cattivo “Teddy KGB”, interpretato dallo strepitoso John Malkovich.

 

A mio parere appare molto matura, a questo punto, la reazione dei cittadini dello Stato di New York di fronte a questa situazione. Se, infatti, a distanza di anni New York è ancora definita una delle capitali del Poker nonostante non vi siano casinò autorizzati, a mio avviso sarebbe stato oltremodo ipocrita non voler riconoscerlo. Così la scelta più ovvia, prima da parte del Governatore Cuomo, poi da parte dei cittadini, si è rivelata proprio quella di votare positivamente al referendum per l’apertura dei nuovi casinò. Tra le motivazioni più gettonate vi è la volontà di limitare l’emigrazione di coloro che scelgono il professionismo, ma quella che spicca su tutte è la speranza che una così ampia offerta di gioco legale possa finalmente porre un freno al gioco illegale.

 

Io ritengo che questo esempio – che non è certo il primo e non sarà l’ultimo – possa dare spunto per tanti paralleli, in diversi settori e ambiti. Vi lascio alle riflessioni con questa splendida immagine dello Skyline di New York…

 

 

 

if   🙂

 

 

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