Casinobeats, Marco Castaldo (Ceo Microgame) : “Mercato online crescerà ancora, il travaso di retail impone il multichannel”

Casinobeats, Marco Castaldo (Ceo Microgame) : “Mercato online crescerà ancora, il travaso di retail impone il multichannel”

ROMA – “La riapertura dei negozi non sembra aver frenato il crescente successo del gioco online. Il trend dovrà essere verificato con la ripartenza della Serie A ma per ora sembra così. Il segmento online in Italia, in ogni caso, ha un potenziale enorme. In un paio di anni mi aspetto un mercato che potrebbe essere il doppio o il triplo di ora (nel 2020 la spesa è stata pari a circa 2.5 miliardi di euro, ndr)”. Lo ha detto Marco Castaldo, Ceo di Microgame, durante “Italy: iGaming’s true land of opportunity?”, nell’ambito del “Casinobeats Summit”, l’evento online promosso da Sbc. Secondo Castaldo, “dobbiamo guardare al futuro. La domanda che dobbiamo farci è: come coniugare l’esperienza retail con l’online? Questo è l’approccio multichannel, la chiave per il futuro. La pressione regolamentare sul segmento Retail impone all’industria di seguire questa strada. Paradossalmente si tratta di uno dei fattori di crescita dell’online, visto che le regole locali rendono sempre più difficile la proposta del gioco “fisico”. La pandemia poi ha accelerato il processo: le restrizioni nei punti vendita hanno spinto una parte della clientela a scegliere il pc o il mobile per giocare. E chi ha compiuto questa scelta, a mio avviso, in buona parte la manterrà”, ha aggiunto. Le prospettive di ulteriore crescita, secondo Castaldo, sono legate a logiche di prodotto: “Il travaso è stato più immediato nelle scommesse, segmento nel quale molti concessionari scommesse già disponevano di una offerta online anche se non integrata. Per quanto riguarda le macchine da gioco, il processo è appena all’inizio. Sarà una sfida, ma sono convinto che lo sviluppo futuro dell’online sarà trainato proprio da questo segmento.”In merito alla gara per le licenze, Castaldo ha aggiunto che “il progetto prevede 40 licenze a 2,5 milioni di euro l’una. La norma sembra intenzionata a ridurre la platea degli operatori, ma la concentrazione del settore deve avvenire fisiologicamente, per fattori economici. Una concentrazione dettata per legge non farà altro che lasciare la strada aperta al gioco illegale. Ricordiamoci che il gioco illegale “.com” passa storicamente dal territorio, per questo la rete di Punti vendita ricarica, sviluppata negli ultimi 15 anni, e costituita ormai da circa 60mila punti, rappresenta un presidio di legalità che non deve essere disperso. E sono proprio i Concessionari medio/piccoli, quelli che hanno creato questa rete, che sono a rischio se il bando dovesse procedere, con tutto vantaggio per quei soggetti che svolgono attività non autorizzata. La gara doveva essere indetta entro giugno ma sembra sospesa. Speriamo in un ripensamento del governo che riporti il numero di concessioni ai livelli della gara precedente.” In merito all’oscuramento della pubblicità di giochi e scommesse, Castaldo conclude: “Quando arrivò la decisione del Governo, ci furono tante proteste. Credo che la legge vada cambiata ma è indubbio che è stata di stimolo. Cercando alternative, gli operatori stanno sviluppano strategie nuove, al limite dell’infotainment. Via le vecchie pubblicità martellanti, totalmente gambling-oriented, che hanno solo danneggiato il settore, per fare spazio a un marketing più sofisticato e dal messaggio più equilibrato, incentrato sull’esperienza complessiva e il coinvolgimento. Questo orientamento verso una forma di intrattenimento più ampia non può che fare bene al settore.”

 

RED/Agipro

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